Gli indicatori chiave del noleggio a breve
2020 | 2019 | var% | |
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Fatturato | 594.702.942 | 1.234.183.016 | -51,8% |
Giorni di noleggio | 20.697.770 | 36.482.382 | -43,3% |
Durata media noleggio | 9,9 | 6,9 | 43,0% |
Fatturato per giorno | 28,7 | 33,8 | -15,1% |
Fatturato per veicolo | 7.020 | 9.646 | -27,2% |
Utilizzo medio flotta | 66,9% | 78,1% | -14,3% |
Flotta media | 84.719 | 127.946 | -33,8% |
Punti vendita | 1.124 | 1.127 | -0,3% |
Il mercato del noleggio in Italia
In tutta l’industria automotive, il noleggio a breve è stata la vera vittima del Covid. Aver fermato i viaggi e gli spostamenti ha determinato un crollo della domanda: su dieci noleggi operati l’anno prima, sei sono mancati. Quelli rimasti sono stati soprattutto quelli derivanti dal noleggio a lungo termine come pre-leasing e sostituzioni, che durano di più ma rendono di meno. Infatti, tutti gli indicatori di sintesi raccontano lo stesso fenomeno. I giorni di noleggio sono crollati del 43% mentre la durata media dei noleggi aumentava della stessa percentuale, passando da 7 a 10 giorni. In termini di valore, ogni noleggio ha prodotto il 22% in più di fatturato, ma per singolo giorno è diminuito del 15%. I riflessi sulla flotta sono stati enormi, cercando di attutire i danni. I veicoli sono rimasti più a lungo nei parcheggi, venendo usati per due terzi del tempo, a fronte dei quattro quinti dell’anno precedente. In termini economici, ogni veicolo ha prodotto poco più del 70% del fatturato che prodotto l’anno precedente, passando da quasi diecimila euro a settemila. Questo, nonostante gli operatori abbiano drasticamente ridotto di un terzo la dotazione di mezzi, immatricolando quasi il 60% in meno del 2019. I riflessi sui conti delle aziende sono stati forti, anche per l’incidenza dei costi. Se è stato possibile non gonfiare gli organici durante l’alta stagione turistica, le stazioni sono rimaste comunque operative. Questo gravissimo disagio ha naturalmente oscurato ogni altra dinamica che caratterizzava l’industria.
Fonte:ANIASA
Il furgonoleggio
Il fatturato del noleggio di furgoni nel 2020 è stato di 78 milioni di euroUn business in forte crescita
Il business dei furgoni non presenta carattere di stagionalità, perché è destinato alla clientela business
I canali del noleggio
Il business del noleggio a breve termine si rivolge ai clienti “consumer” e quelli “business”I clienti consumer sviluppano più fatturato
Il giro d’affari generato dai privati è pari a circa il 67%, i noleggi e i giorni realizzati hanno un peso percentuale rispettivamente del 67% e del 63%.Il replacement
Il segmento replacement è costituito dalla domanda di veicoli sostitutiviIl noleggio a medio termine
Le aziende convenzionate utilizzano il noleggio a breve termine per esigenze occasionali di mobilità dei propri dipendenti, ma stipulano anche contratti plurimensiliLa flotta
La flotta delle vetture degli operatori è maggiormente concentrata nel segmento BIl valore prodotto
Ogni singolo veicolo genera mediamente circa 10.300 euro di fatturato all’anno, 860 euro al mese, e 28 euro al giornoIl mercato del replacement
Il segmento del replacement ha sviluppato un fatturato pari a 90 milioni di euro in contrazione del 24% rispetto al 2019. Ricordiamo che il replacement è generato, principalmente, dalla domanda dei noleggiatori a lungo termine e delle compagnie assicurative che locano dal rent-a-car i veicoli per sostituire temporaneamente quelli indisponibili dei propri clienti.
I comparti settoriali
Le società di noleggio a breve termine hanno generato nel 2020 2,1 milioni di noleggi, in contrazione del 60% rispetto al 2019. I giorni di noleggio nel 2020 sono stati pari a circa 20,7 milioni (–43%). La durata media dei noleggi è aumentata del 43%, attestandosi a 9,9 giorni. Negli aeroporti il tracollo dei noleggi è stato molto più marcato rispetto alle città. I noleggi sono diminuiti del 69,4%, la durata media si è apprezzata del 22,6%, passando da 6,1 a 7,5 giorni e i giorni di noleggio sono diminuiti del 62,5%. Nelle città i noleggi sono diminuiti del 43,2%, la durata media è salita del 46,9%, passando da 8,3 a 12,3 giorni e i giorni di noleggio sono calati di 16,5 punti percentuali.
Per capire cosa davvero sia stato il 2020 è necessario incrociare alcuni indicatori, apparentemente sbilanciati. Il canone medio sui noleggi sopra i 12 mesi ha segnato una flessione del 6%, le immatricolazioni sono diminuite di un quarto e hanno visto uno spostamento del mix dai motori diesel solo termici, passati dal 67 al 56%, a quelli ibridi, anche con la spina. Segno più invece per l’usato, le cui vendite sono state il 3% in più, quasi in linea con l’aumento della flotta puntuale di fine anno, considerando che questa si riferisce solo al noleggio superiore a un anno.
Il 2020 è stato un anno drammatico per le attività del car sharing in Italia. Si stima che tutti gli operatori operanti nel Bel Paese abbiano erogato oltre 6 milioni di noleggi, registrando una contrazione del 53% rispetto agli oltre 13 milioni del 2019. Dal punto di vista della flotta, il decremento è stato meno vistoso rispetto a quello dei noleggi. Tra attività a flusso libero e quelle station based, le vetture disponibili per il car sharing nelle città italiane sono state quasi 6.000 contro le circa 8.000 del 2019, segnando una diminuzione del 27%. (Fonte: Aniasa)
La clientela delle società di fleet management è generalmente costituita non solo da aziende di varie dimensioni (le più grandi anche con il modello dell’inplant), ma anche da aziende di noleggio, case auto, distributori e importanti concessionari. Costituiscono inoltre un forte elemento di flessibilità del sistema, agevolando le aziende in situazioni complesse o per rispondere a opportunità espresse dal mercato. Al di là dei brevemente citati vantaggi, la soluzione del fleet management non è ancora adeguatamente conosciuta nel contesto produttivo nazionale.
La barriere all’entrata
Fonte:DATABANK
La voce dei media
Risultati positivi delle immatricolazioni raggiunti grazie a poderose politiche di inflottamento del noleggio a breve termine e dalla distribuzione di modelli in fase di lancio commerciale. Nulla di nuovo, invece, sul fronte privati, dove le immatricolazioni evidenziano nel mese un debole segno positivo.
Il settore noleggio ha evidenziato un importante sviluppo in termini di veicoli noleggiati, indice di un continuo ampliamento della clientela e di una costante, graduale affermazione del concetto di utilizzo su quello di proprietà.
Autonoleggio: il mercato accelera. Il fatturato supera quota 5 miliardi.
Il noleggio auto archivia un 2015 in forte crescita e conferma il trend positivo anche nei primi mesi del nuovo anno. Il breve termine è cresciuto del 21,3% nel 2015 e nei primi mesi del 2016 ha registrato una crescita del 29%.